Trenitalia Covid-19: monitoraggio produzione ed effetti sul lavoro

Ad una settimana dall’avvio del Fondo di sostegno al reddito per il personale del Gruppo FSI e ad un mese dallo scoppio della pandemia, Trenitalia e le OO.SS. hanno effettuato una ricognizione degli accordi in essere per la tutela del salario nel solco dell’accordo nazionale di Gruppo del 19 marzo scorso. In apertura il Responsabile del Personale, Dr. Sferrazza, ha confermato i bassi livelli di Produzione in essere con un trasporto AV per la gran parte sospeso ed un trasporto regionale sui livelli del 30/35%.
Questa contrazione del servizio interessa circa 25.000 addetti, dei quali 4.200 in smart working – 4.000 impegnati nello sfogo dei congedi arretrati ed oltre 17.000 ferrovieri inseriti alternativamente nel Fondo Ordinario, nella riduzione del monte ferie rosse e nell’attività di lavoro residuale.
Sulla data di una “fase2” della produzione, nonostante le confortanti notizie su una diminuzione dei contagi, non si fanno ancora previsioni ed è certo che la ripresa sarà graduale e spalmata con probabilità su gran parte dell’anno in corso. Per questo non è esclusa una proroga delle attività di smart working nel settore Uffici ed una offerta commerciale prima “light” e poi via via più corposa in funzione della ripresa della domanda.
La Società sta lavorando nella programmazione del servizio con una particolare attenzione alle attività manutentive che dovranno essere riattivate almeno 10-15 giorni prima della ripresa.
Nel frattempo l’IMC di Voghera e quello di Verona riapriranno parzialmente per assicurare i treni Covid-19 con il materiale utilizzato nei trasporti dei pellegrini e la componentistica dei convogli regionali. Sull’attuazione dell’accordo di Gruppo del 19.03 le stime provvisorie registrano una parziale riduzione dei congedi rossi in carico ai lavoratori dell’Impresa, mentre nel fondo sono già state usufruite 10.000 giornate.
Tuttavia, i dati forniti sono stati giudicati complessivamente inadeguati a fornire un quadro dettagliato sull’efficacia delle misure messe in campo per affrontare l’attuale stato di crisi e necessitano di maggiori ragguagli. Le OO.SS hanno lamentato difformità sui criteri di utilizzazione e sull’equanimità nella rotazione del personale, in particolare nel settore del mobile dove, tra l’altro, vanno chiarite regole di contabilizzazione univoche che non penalizzino il personale nell’abbinamento delle giornate di assenza/fondo al riposo settimanale con l’eliminazione generalizzata delle giornate di intervallo.
Inoltre, il Sindacato ha espresso la necessità che i dati forniti sul monte ferie e sull’utilizzo del Fondo di sostegno siano spacchettati per ambiti lavorativi in modo da perimetrare le diversità di utilizzazione del personale tra attività in standby e settori ancora parzialmente attivi.
A parere del Sindacato si impone una verifica territoriale con le OO.SS. e le RSU per la piena attuazione degli accordi nazionali, senza forzature sull’utilizzo del personale in produzione, anche attraverso periodici momenti di informativa e confronto. Questo per non vanificare gli strumenti di sostegno al reddito contrattualmente previsti.
La Società si è impegnata ad una puntuale informazione sia a livello nazionale, sia sui territori, confermando la disponibilità a specifici incontri di verifica. Sui Dispositivi di Protezione aziendale (il cui approvvigionamento Trenitalia assicura essere adeguato all’attuale livello di servizio) e le azioni di tutela della salute nei luoghi di lavoro il Comitato Aziendale si riunirà il prossimo 15 aprile. Le parti torneranno ad incontrarsi per un nuovo monitoraggio della situazione il prossimo 20 aprile.