Busitalia: No ad altra esternalizzazione di manutenzioni

“Dopo la vertenza aperta in Busitalia per la mancata conferma dei 18 lavoratori controllori la Filt Cgil intende aprirne un’altra denunciando l’ennesima esternalizzazione nel settore manutenzione.” Ormai tutte le aziende del trasporto pubblico quando acquisiscono nuovi mezzi fanno accordi con le aziende fornitrici per il cosiddetto “full service” ovvero manutenzione ordinaria e straordinaria per un certo periodo e kilometraggio, su questo aspetto riteniamo corretto che vi sia un affiancamento alle società costruttrici anche alla luce delle nuove tecnologie che sono state apportate ai mezzi.
Ma in Busitalia non tutti mezzi sono nuovi, anzi la stragrande maggioranza dei mezzi ha un’anzianità media alta e questo comporta che la manutenzione sia effettuata presso la propria officina o affidato ad officine locali in appalto.
La parte relativa al trasporto urbano, ex APS, aveva standard molto elevati per quanto riguarda l’officina, la manutenzione e la pulizia mentre con l’arrivo di Busitalia e con la fusione il tema della manutenzione e della valorizzazione degli impianti, in particolare modo di quello di via Rismondo è sempre stato un punto di forte discussione sindacale mai risolto.
Purtroppo riscontriamo che Busitalia a riguardo manutenzione e altri servizi attinenti, continuano con la loro cecità. In Via Rismondo troviamo uno dei migliori impianti di lavaggio di autobus inutilizzato da alcuni anni perché erano necessari alcuni accorgimenti per essere portato a norma e nessuno ha deciso di investire.
Oggi gli autobus vengono lavati utilizzando l’unico servizio di lavaggio attivo che si trova in Via Goldoni, con movimenti e relative perdite di tempo che aumentano il costo in modo significativo.
Sempre in via Rismondo avevamo una delle più efficienti carrozzerie che era fondamentale per la sistemazione anche dei piccoli problemi quotidiani degli autobus.
Anche questa aveva necessità di alcuni piccoli investimenti per essere posta a norma ma l’azienda ha preferito trasferire il personale ad altri reparti ed in ogni caso non sostituire il turn-over per la pensione dismettendo di fatto un piccolo fiore all’occhiello del servizio.
Attualmente all’interno del sito di via Rismondo abbiamo un servizio di manovra dei mezzi che occupa circa 15 lavoratori, che effettuano un servizio di rimessaggio e manutenzione ordinaria quotidiana, fondamentale per la qualità e la puntualità del servizio e nonostante le nostre segnalazioni continuiamo a registrare il sotto organico, con conseguente utilizzazione di personale adibito ad altre lavorazioni e reparti, dimostrando così una scarsa attenzione ed interesse da parte aziendale per un reparto molto importante.
Riteniamo che ancora una volta il tema delle manutenzioni debba emergere con maggior forza all’interno di una delle più grandi aziende di trasporto pubblico locale del Veneto.
La polemica degli appalti in questo paese, anche alla luce delle tragedie che hanno condizionato la discussione negli ultimi giorni, deve essere affrontata con altro spirito.
Abbiamo sempre ritenuto che all’interno di Busitalia, anche per le esperienze precedenti, ci fossero professionalità altamente qualificate sul piano della manutenzione dei mezzi e dei servizi di pulizia che vanno valorizzate e non eliminate.
Perseguire l’unica strada dell’appalto al massimo ribasso dove ci porterà?
Busitalia deve riaprire un tavolo di discussione serio per una prospettiva futura e non come sta avvenendo oggi, vivendo alla giornata, anche alla luce dell’avviata fase di gara, che certamente può determinare un’incertezza futura per la società ma che non può precostituire un modello di azienda che venda esclusivamente solo il servizio di autista e tutto resto che ruota attorno alla società venga appaltato.
Basta con queste forme di sfruttamento che alla fine vanno solo ad alimentare e a ingrassare il sistema di imprese private a scapito della qualità e della sicurezza.
La città di Padova la provincia di Padova e anche quella di Rovigo meritano un servizio di qualità maggiore e proprio partendo nella manutenzione nella pulizia dei mezzi va rivisto.
A Busitalia, alla Provincia di Padova, e al Comune di Padova, anche visto che le infrastrutture sono ancora di loro proprietà, chiediamo la convocazione di un tavolo specifico su questi argomenti che non sono certamente secondari per la qualità del servizio offerto alla cittadinanza e per le ricadute sui lavoratori.
Segreteria Filt Cgil Padova