ATV: aggressioni autisti. Non si sminuisca il problema!

Dalla stampa odierna apprendiamo che i vertici di ATV hanno avuto un incontro con una Commissione Consiliare per discutere lo scottante tema delle aggressioni ai conducenti degli autobus. In merito a questa vicenda abbiamo sempre sostenuto che il problema è molto serio e grave, la cui soluzione non può però essere affidata al tocco magico della bacchetta di Harry Potter. Per queste ragioni le proposte per migliorare la situazione dei conducenti che abbiamo avanzato in Prefettura vedevano coinvolti più soggetti: ATV, il Comune di Verona, le Organizzazioni Sindacali e le forze dell’ordine.
Chiaramente nessuno di noi ha mai assunto atteggiamenti da “sciacallo” strumentalizzando la vicenda e nessuno si è mai illuso che il fenomeno possa essere completamente debellato. Da questo punto di vista, quindi, concordiamo con i vertici di ATV e siamo anche d’accordo nel chiedere di punire i ragazzi di Bovolone, rei di aver aggredito violentemente un conducente, facendo pulire gli autobus.
I punti che ci trovano d’accordo con ATV sono solo questi, perché oggettivamente non possiamo condividere le altre dichiarazioni dei vertici aziendali che sembrano sottovalutare e sminuire ancora una volta il problema, più volte evidenziato dalla FILT CGIL e da altre organizzazioni, e che suonano come una sonora sberla a tutti gli autisti.
Gli ultimi episodi di violenza rappresentano infatti soltanto la punta di un iceberg molto vasto costituito da violenze fisiche e verbali che i conducenti degli autobus, come molti altri lavoratori che operano nei servizi pubblici, come ad esempio i medici e gli insegnati, subiscono ogni giorno.
Nonostante ci siano stati diversi incontri in Prefettura, su questo tema dobbiamo purtroppo ammettere che al momento le contromisure da parte aziendale per contrastare il fenomeno finora non sono state certamente efficaci ed immediate (al momento, ad esempio, non è stata ancora attivata la centrale operativa alla quale i lavoratori che subiscono aggressioni possono rivolgersi). Inoltre si continuano a dare numeri molto discutibili sul personale ispettivo (guardie giurate) che quotidianamente controlla i titoli di viaggio, decisamente molto diversi rispetto a quelli che risultano dai programmi giornalieri aziendali, e che ovviamente effettua anche un’azione di deterrenza/prevenzione nei confronti degli utenti particolarmente aggressivi e violenti.
Auspichiamo che i vertici aziendali comprendano che la riduzione degli infortuni per aggressioni non è realmente calato perché in verità non vengono più denunciati dai lavoratori, i quali sono esasperati e delusi dall’immobilismo che vedono intorno alle denunce effettuate in precedenza.
Un’ultima considerazione vorremmo farla in merito alla mancata convocazione delle organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori in queste occasioni: è davvero un peccato che queste discussioni non coinvolgano i rappresentanti degli autisti, i quali potrebbero socializzare le reali situazioni e gli episodi che accadono sugli autobus, ma ancora più desolante è constatare che gli Assessori e i Consiglieri Comunali non sentano la necessità di coinvolgerli.
Questi comportamenti alimentano il sospetto che questi incontri vengano convocati più per regolare i conti tra le diverse forze politiche che per risolvere effettivamente il problema. Se poi si pensa che come FILT CGIL Verona siamo ancora in attesa di ricevere risposta alla richiesta di incontro inviata il 27 febbraio scorso al presidente Pastorello, al sindaco Sboarina e al presidente della 4° Commissione Consiliare per discutere le possibili e preoccupanti ripercussioni che derivano dalla tipologia di gara per l’affidamento del Trasporto Pubblico Locale, i sospetti rischiano di diventare certezze.
Mario Lumastro
Verona, 10 aprile 2018